La figura del D.S. è normata professionalmente dalla legge 412 del 30/12/1991 ed è il garante per gli utenti e per gli operatori sanitari del corretto esercizio delle prestazioni sanitarie all’interno della struttura e vigila sul coordinamento del personale operante affinché tale attività sia sempre improntata sulla qualità e sicurezza. Il D.S. è affiancato da equipe medica che a turno assicurano anche il servizio di reperibilità. Per le 24 ore.

Il Medico è colui che sin dal momento dell’ingresso si prenda carico dell’utente, studia la storia clinica, valuta la terapia in corso, richiede esami di routine e visite specialistiche se ritenute opportune, nel corso del tempo poi si occupa delle diagnosi e della cura delle malattie intercorrenti e mantiene uno stretto contatto con i familiari (condivisione PAI). Il medico è affiancato dall’equipe infermieristica che sono coloro che lo aggiornano sulla situazione clinica giornaliera e sulle eventuali necessità urgenti.

La coordinatrice infermieristica ha il compito di coordinare gli infermieri ed il personale ausiliario che svolgano prestazioni socio-assistenziali e l’igiene dell’ospite e la distribuzione dei pasti per le persone che non possono recarsi in mensa o non sono autonome.

L'infermiere è l'operatore sanitario che si occupa di assistenza infermieristica assiste il paziente in ogni aspetto: ne monitora lo stato di salute, somministra le cure prescritte, aggiorna le cartelle cliniche, provvede a soddisfare i bisogni primari dei pazienti. Sa dimostrarsi sensibile alle condizioni di disagio e sofferenza del paziente, e al tempo stesso comunicare sicurezza, competenza e fiducia nelle scelte sanitarie compiute. Inoltre l'infermiere fa da mediatore tra il paziente, la famiglia e il medico, e funge da punto di riferimento per quanto riguarda la terapia da seguire.

La figura del fisioterapista ha il compito di stimolare l’ospite affinché mantenga le capacità motorie residue con ginnastica di gruppo o individuale ed esercizi specifici. La terapista occupazionale ha come obbiettivo quello di aiutare al mantenimento delle capacità residue le persone che hanno subito un danno fisico/ psichico.

Il ruolo dell’animatrice in RSA non è quello di far cantare, ballare e giocare tutti, ma è quella figura che regala una carezza, che con pazienza cerca di far emergere le abilità nascoste e sepolte a causa del deterioramento cognitivo facendo emergere nelle persone emozioni e aiutandole in modi diversi a comunicare anche quando il linguaggio non lo permette mettendo l’ospite e il suo benessere in tutta la sua globalità.